lunedì 25 novembre 2013

Bacco in Toscana

Il vino, con il suo forte valore simbolico, ha ispirato in ogni epoca innumerevoli opere di artisti e letterati: da Caravaggio a Degas, da Alceo a Baudelaire. Fra queste opere si distingue il notissimo ditirambo “Bacco in Toscana” (1685) di Francesco Redi, opera poetica che esamina ed elogia le diverse caratteristiche dei più importanti vini italiani ed in particolare di quelli della Toscana. Il Redi immagina che Bacco, in uno dei suoi frequenti viaggi, si sia fermato con Arianna, sua sposa, nella celebre villa medicea del Poggio Imperiale. Adagiato sul verdeggiante prato del parco, Bacco passa in rassegna ed elogia i vini della Toscana, insieme ad alcuni altri vini italiani e stranieri di grande qualità e rinomanza. Sono citate in tutto 57 diverse qualità di vino. Bacco illustra con grande competenza anche i vari tipi di lavorazione del vino, condannando le bevande “esotiche” che stavano allora diventando di moda, come il cioccolato, il thè ed il caffè e denuncia, con fine ironia, i difetti dell’acqua.

Il progetto “Bacco in Toscana” nasce da un’idea della regista fiorentina Betty Piancastelli per dire STOP all’abuso di alcol eccessivo soprattutto tra giovani e giovanissimi…..“E’ necessario educare le nuove generazioni ad un consumo moderato e responsabile dell’alcol (dice la regista) poiché i ragazzi tendono a consumare sempre più alcolici e non per il gusto del sapore, ma per lo sballo”. In scena quattro giovani attori toscani: Francesco Buttitta,Vania Mattioli, Debora Petracchi e Gabriele Zeetti che tra musiche, canti e giochi teatrali, reciteranno un elogio al vino di uno dei “maestri” più grandi del seicento toscano.


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