mercoledì 30 aprile 2008

Tricarico


Sicuramente uno tra i cantanti più stonati all'ultimo festival di Sanremo ma allo stesso tempo un grande artista,un vero poeta della canzone italiana.Vincitore del premio della critica Mia Martini con la canzone "Vita tranquilla",Tricarico stupisce tutti per l'elevata maturità dopo il primo fortunatissimo singolo del 2000 "Io sono Francesco" dove trasudava la sua innata fanciullezza da quei tòni dai colori quasi pastello.

Di recente ho letto su un articolo che molti critici musicali,paragonano Tricarico al poeta Pascoli (il mio poeta preferito).....ed è vero se ci riflettete bene!
Tricarico e il Poeta in questione hanno subito entrambi da piccoli il trauma della morte del padre ed entrambi non possono prescindere da questa condizione che influenza completamente la vita e la carriera. Insomma la maestra puttana che costringe Francesco a scrivere un tema sul padre e la cavallina storna che ha visto tutto, ma non può parlare, raccontano infondo la stessa storia, lo stesso dolore: due ragazzini che si sentono soli e incompresi. La pascoliana “poetica del fanciullino” è perfetta per descrivere i modi e i testi di questo cantore moderno intenso e semplice. Le sue canzoni piene di lallalà e rime baciate rispecchiano gli “stanchi don don di campane” e le onomatopee di Pascoli. Tutti e due parlano con difficoltà di sesso e amore. La grammatica elementare di Tricarico, la sua tristezza di fondo e il suo sguardo “da bambino” sono come la “poetica delle piccole cose” che tanto amava il famoso poeta. Il verso più bello di Sanremo, il più poetico, è il suo: “Quando avrò il cielo sarò stellato”..... cosa è più fanciullesco di questa frase?

In tour da questa sera al Viper di Firenze al costo di 10euro in una veste molto essenziale,Tricarico ripercorrerà sul palco per tutta l'estate, i suoi più grandi successi mescolati alle canzoni del suo ultimo album fra cui la sanremese "Vita Tranquilla"!

martedì 29 aprile 2008

La stanza rossa


Hentony Matisse è uno dei più noti artisti del ventesimo secolo, conosciuto principalmente per essere l'esponente di maggior spicco della corrente artistica dei Fauves.Sinceramente, per quanto sia un grande artista,Matisse non rientra tra i miei pittori preferiti di quel periodo ad ogni modo adoro un suo dipinto chiamato "La stanza rossa".

Lo guardo perchè il suo insieme di colori mi da serenità, perchè a volte ho dentro dei sentimenti orribili verso ciò che mi sta intorno e verso alcune persone che mi rendono psicologicamente instabile.Mi piace questo mondo rosso contrastato dall' arancio, sono colori che danno sicurezza e non senso di precarietà ,vertigine.Il tavolo si fonde con le pareti, quasi fosse un'unico sfondo, l'unico elemento di distacco da questo ambiente omogeneo è la grande finestra che lascia intravedere una natura calma e incontaminata.Per quanto riguarda la donna poggiata sul tavolo, lei non sembra felice ma pensierosa.Chissà,forse quel luogo non le appartiene.Forse è infelice della vita che conduce,forse è incredula e sfiduciata da qualcosa o da qualcuno ma continua ad essere una sognatrice.Io non sò quale sia in verità la giusta chiave di lettura di quel volto,diciamo che preferisco immaginarla assorta tra piacevoli pensieri (visto che il quadro m'infonde positività).D'altronde si sa,in un mondo schifoso come quello in cui viviamo se non si fantastica positivamente su un'immagine (per esempio),rimangono davvero pochi spazi per sorridere e non essere contaminati dalla precarietà e dalla falsità di questa triste realtà che è la vita!

lunedì 28 aprile 2008

Il giorno in più


E' uscito da tempo in tutte le librerie il nuovo lavoro di Fabio Volo intitolato "Il giorno in più".

Un libro poco impegnativo, narrativamente semplice e al tempo stesso ammaliante,coinvolgente!
Ho comprato questo libro per un amico in occasione del suo compleanno e nell'attesa di regalarglielo sono riuscito a leggere di volata alcune righe e devo dire che mi ha incuriosito particolarmente.Credo sarà uno dei miei prossimi acquisti! :)

In questo romanzo viene raccontata la storia di un uomo che decide di correre un rischio, quello di mettere da parte quell’atteggiamento cinico e sprezzante che si appiccica addosso a tutti i single, a quelli costretti ad osservare dalla vetrina di un caffè le coppie felici e quelle infelici. È la reazione allergica alla delusione, lo sfogo cutaneo della disillusione, un’infezione che attecchisce nel cuore di chiunque abbia smesso di credere in una storia vera e possibile.Vivere un nuovo amore, secondo Fabio, significa innamorarsi di una nuova parte di se stessi, scoprirsi diversi e piacersi, lasciare andare i pensieri in libertà e non avere paura di dire o fare cose sciocche, di essere giudicati. Un passaggio della vita che è come una magia, da cogliere al volo.

Questa in breve la trama:

Sveglia, caffè, tram, ufficio, palestra, pizza-cine-letto. Giornate sempre uguali, scandite da appuntamenti che, alla fine, si assomigliano tutti, persi nel cielo grigio di una metropoli che non sa più sorridere. È la vita di Giacomo, uno che non si è mai fatto troppe domande, che è andato incontro agli avvenimenti rimanendo sempre in superficie. Un giorno, però, Giacomo incontra sul tram una sconosciuta, e se la ritrova davanti il giorno dopo, e quello dopo ancora. Per mesi. E così, quelle tre fermate lungo il tragitto per andare in ufficio diventano un appuntamento importante della giornata. O meglio, diventano "l'appuntamento". Ma la sconosciuta ha un destino che la porterà lontano, in un'altra città. E Giacomo? Lui per la prima volta nella vita decide di non rimanere in superficie, di prendersi anche il rischio di diventare ridicolo, e parte all'inseguimento di un sogno. È l'inizio di un gioco, incredibile e coinvolgente, che improvvisamente sarà interrotto, e che porterà i due fino a un punto di non ritorno, per scoprire se vale la pena, nella vita, di giocare fino in fondo. L'amore, l'amicizia, il viaggio, i dubbi, le scelte, più una dose di gioco e sana incoscienza, una miscela dei tutti i grandi temi e le piccole sfumature care a Volo e ai suoi lettori.

Qualcuno l'ha letto????Se si,che ne pensate?

Psicosi da droghe


Recentemente sto leggendo sui giornali che sempre più persone in Italia e nel mondo fanno uso di sostanze stupefacenti concludendo talvolta precocemente la loro esistenza....come per esempio il caso della giovane sciatrice che per una pasticca d'estasi in discoteca è morta giorni fà.

Io non riesco a capacitarmi di come le persone, indipendentemente dall’età e dal ceto sociale, possano cadere nella trappola della droga tessuta dagli spacciatori.Molta gente prova pena per chi fa uso di stupefacenti giustificando talvolta la "vittima" con scuse che a mio avviso, non hanno alcun significato effettivo!Al contrario, sono convinto che non esista alcun motivo valido per usufruire di queste sostanze e nel mio perfetto cinismo,godo dei loro malesseri volutamente cercati. Farne uso vuol dire semplicemente non saper affrontare i problemi che la vita ci riserva,nasconderci da qualche logica incerta,non sapersi confrontare con gli altri,essere codardi,perdenti in partenza,dei deboli....ed io non ammiro queste persone qua!Un tossicodipendente poi, anche se disintossicato, è sicuramente più vulnerabile rispetto ad altre persone e, non avendo mai fatto fronte alle incertezze della vita, è ovvio che può arrendersi alla prima difficoltà reindirizzandosi nella cattiva strada alla prima occasione!La mia speranza (che poi alla fine è solo un'illusione) sarebbe quella che in un futuro più o meno prossimo, possa essere debellato o perlomeno ridotto il consumo da droghe da parte delle nuove generazioni (che poi non sono le sole a farne uso...anzi) perché è chiaro che se venissero a mancare i consumatori anche gli spacciatori poco a poco si estinguerebbero!

Voi cosa ne pensate sul discorso DROGHE?

venerdì 25 aprile 2008

Mostra dell'artigianato


ART - Mostra Mercato Internazionale dell’Artigianato nr.72 torna alla Fortezza da Basso di Firenze nelle sue date classiche: dal 25 Aprile al 4 Maggio con il seguente orario: tutti i giorni dalle ore 10,00 alle ore 23,00 (ultimo giorno: chiusura alle ore 20,00).

Identico il format delle edizione passate che prevede la suddivisione in sei grandi aree tematiche: TERRITORI - SCENE D’INTERNI - IL GUSTO - SCENARI DAL MONDO - SCENARI DI MODA & PREZIOSI - VISIONI, nelle quali gli espositori potranno presentarsi sulla base delle specifiche caratteristiche merceologiche dei loro prodotti a coprire l’intero mondo artigiano, colto nel suo costante cambiamento ed innovazione. Un’occasione da non perdere dunque come punto di incontro fra produttori e consumatori: artigiani, piccole e medie aziende, interior designer, arredatori, architetti, titolari di negozi e gallerie specializzate.

martedì 22 aprile 2008

Narciso ed Orfeo


Ho sempre nutrito curiosità verso alcuni personaggi della mitologia greca e devo dire che Narciso ed Orfeo, sono da sempre i miei preferiti (di questo devo un immenso ringraziamento a Carmen Consoli che ha scritto per l'appunto due canzoni basandosi su metafore ispirate a questi due personaggi)!

Narciso mitologicamente è colui che muore verso l' amore di se stesso (quindi ristagna in se stesso),mentre Orfeo (figlio di Apollo e Calliope) riesce a vedere l'amore dagli occhi di un'altra persona (Euridice) e dunque muore per amore di qualcun'altro andando nell'oltre tomba rivendicando la sua donna precocemente scomparsa ed ammaliando le anime dei dannati con la bellezza del suo canto.In questa vicenda viene messo in evidenza il saper sacrificare se stessi per amore di un altro mentre nel racconto di Narciso c'è l'egoismo verso se stessi dove il proprio corpo e la propria vanità vengono messi davanti a tutto.Orfeo è la risposta al Narciso e diciamo che in qualche modo
è ciò che mi auspico (nonostante in fondo mi senta molto narcisista come persona)!E' bello pensare all'amore idilliaco,quello da favola anche se al giorno d'oggi,credo che i sentimenti vengano vissuti più superficialmente per appagare soprattutto il nostro egoismo.

Voi avete una passione per la mitologia greca?
C'è un personaggio a cui vi sentite più legato?Se si,chi è e perchè?

lunedì 21 aprile 2008

La mancanza di curiosità


"Abbiamo pensieri piccoli,ci accontentiamo del nostro minuscolo giardino senza mai alzare il naso al di là dell'aiuola ben avvolti dalle nostre certezze, da una cultura menomata e sedentaria quasi indignati, con l'aria di chi già conosce tutto, di chi sta al di sopra delle parti perchè tanto non ne è responsabile......"

Ho letto per caso queste parole di un critico su una rivista e devo dire che mi hanno colpito particolarmente.

E' avvilente al giorno d'oggi la mancanza di curiosità da parte di molte persone e la presunzione di pensare di conoscere già abbastanza.Trovo tutto questo culturalmente degradante,umanamente mortificante.Il non aver voglia di scoprire cose nuove,il costruirsi dei pregiudizi (chiamati illusoriamente opinioni) e farli propri senza aprirci al confronto ma bensì rimanendo nella nostra "nicchia di cristallo" (spesso insita di debolezze e solitudini),lo trovo amareggiante.A volte le persone con cui mi confronto sono svogliate, intimamente vecchie, ferme sui loro passi e noiose.A me invece piace il confronto, senza spocchia e presunzione, adoro rivoluzionare le carte in tavola sulla mia esistenza mettendola talvolta in discussione.Vorrei credere che a qualcuno ancora importi di lasciare perdere la mediocrità, la sconvenienza di chi pensa e seleziona per noi,il buon gusto di leggere libri, sfogliare quotidiani, farsi un'idea incondizionata e propria del mondo in cui viviamo, scrivere di proprio pugno anche solo per noi stessi.Io mi sento sempre in difetto, diciamo che vivo spesso con l'mpressione che qualcosa non vada e mi stupisce il fatto che esistano persone che ignorano la cultura, l'informazione,la volontà di aprirsi ad una comunità.Mi spaventa questa chiusura al dialogo,mi spaventa questa privazione di conoscenza ma in fondo, ognuno è responsabile delle proprie azioni ed è inevitabile che chi costruisce il nulla, troverà un giorno attorno a se solo terre aride contaminate dalla precarietà del suo vivere.

domenica 20 aprile 2008

Torta al cioccolato


Questa è una di quelle torte goduriose di cui vado matto.Una vera delizia per il palato dove il morbido della pasta unita alla dolcezza della glassa di cioccolato,ti fanno sciogliere davvero!Sappiate però una cosa,questa torta è tutto tranne che leggera! Basta guardare gli ingredienti per capire l'elevato tasso calorico ad ogni modo,senza esagerare una fetta ogni tanto non fa male anzi, sicuramente fa bene al cuore e allo spirito!
Se ne avete l'occasione prendetene una fetta da qualche parte altrimenti provate a prepararla da voi,non è difficile ed è buonissima!
Sento ancora il suo sapore in bocca!E' squisita!

Ingredienti:

Per la torta:
2 ¼ tazze di farina
2 tazze di zucchero
200 gr burro fuso
4 uova leggermente sbattute
200 gr cioccolato fondente finemente tritato
½ bustina di lievito
½ tazza di cacao in polvere (io uso quello zuccherato, se preferite quello amaro aggiungete ancora un po’ di zucchero)
½ cucchiaino di bicarbonato
1 tazza di latticello (io lo sostituisco con del normalissimo latte, o, se proprio volete farvi del male, con della panna fresca, viene ancora più buona…)
1 bustina di vanillina
1 pizzico di sale
(tazza: quella da te da 250 ml)


Per la glassa:
150 gr cioccolato fondente tritato
½ tazza di panna
½ tazza di zucchero a velo


PROCEDURA:
Amalgamare le uova leggermente sbattute con il latticello/latte/panna, il pizzico di sale e la vanillina. Unire gradatamente la farina, il lievito, il bicarbonato ed il cacao, tutti setacciati. Incorporare il burro fuso lasciato intiepidire ed il cioccolato tritato. Versare l’impasto in una tortiera imburrata ed infarinata e cuocere in forno preriscaldato a 170 ° fino a quando, facendo la prova dello stuzzichino, quest’ultimo non risulti asciutto (ci vorrà circa un’oretta). Tenete conto che la ricetta originale diceva di cuocere a 150° per 2 – 2 ½ ore, ma io non ho tanta pazienza e tanto tempo…
Nel frattempo preparate la glassa: unire in una casseruola, possibilmente antiaderente, il cioccolato, la panna e lo zucchero a velo - non usate quello semolato perchè altrimenti sentirete tutti i granellini nella glassa - (prima di aggiungerlo tutto assaggiate la glassa: regolatevi in base ai vostri gusti in fatto di dolcezza…) e mescolare sul fuoco medio fino a quando il cioccolato non sia completamente sciolto e la miscela non sia ben amalgamata. Lasciare raffreddare.
Sfornare il dolce, lasciarlo raffreddare e cospargerlo sia sopra che ai lati di glassa, livellando con una spatola o un lungo coltello con lama liscia.

Consiglio di servirla calda (va benissimo scaldare il piattino con la fetta già tagliata al microonde per 10/15 sec – attenzione a non lasciarlo dentro troppo o tenderà a seccarsi la cremina sopra, piuttosto scaldatelo prima per 10 sec e, in caso non sia abbastanza caldo, inserito ancora nel microonde) e accompagnato con una pallina di gelato alla panna.

venerdì 18 aprile 2008

Briciole di felicità



"
E non c'è logica per le mia testa quando cade una grandine troppo violenta; so che è passeggera, ma poi ritornerà....."

Proprio stamani ho riletto in un vecchio quaderno alcune cose scritte diversi anni fa, stranamente la mia autocritica è stata meno spietata del solito, anzi per un momento ho pensato che se non mi conoscessi così a fondo avrei anche potuto credere di avere in me una lucidità consapevole.Sono sprazzi di sensazioni, equilibri illogici senza alcuna importanza.Ognuno ha sempre un piccolo segreto che tra le righe nasconde gelosamente, che tiene ben stretto senza bisogno di raccontare a chi ci sta attorno.Il silenzio raccoglie quegli angoli bui che solo noi attraversiamo, un perimetro da camminare senza mani e senza occhi, un vertiginoso spazio vuoto dove non c'è il senso del respiro ne di profondità ma dove l'unica cosa udibile sono le parole scritte.Ho tirato fuori dalla vecchia scatola di cartone che sta in fondo al mio armadio,un centinaio di fotografie,in una c'era il ritratto di mio nonno in bianco e nero con un soffice ghigno alla Pasolini abbracciato a mia nonna con una pezzuola fiorita sul capo ed un sorriso che non le vedi più addosso da tempo,in un'altra c'ero io invece grassoccio e con le cuffie alle orecchie dove probabilmente già passavano melodie inconfutabili,in un'altra ancora mia cugina con un vecchio microfono che cantava a squarcia gola e tante altre ancora che hanno rievocato in me ricordi piacevoli di quell' infanzia pura ed innocenti che ho vissuto intensamente e che purtroppo non ritornerà più.E' bello a volte immergersi nei ricordi soprattutto se questi appartengono ad un passato sereno,felice,spensierato.A volte mi sento come un mare in tempesta che sbatte confusamente contro gli scogli, è come se tutto questo scorrere di impressioni fosse indecifrabile;è spregevole però talvolta la mia lunaticità,quello sprofondare in un abisso cieco e oscuro che mi porta triste alla deriva.....ma oggi il mio stato d'animo è sereno e per questo sorrido raccogliendo briciole di felicità! :)

giovedì 17 aprile 2008

Carmen Consoli (live)


Torna a Firenze domani sera alle 21 al Teatro Verdi la mia cantantessa preferita Carmen Consoli.

"L'anello mancante tour"
,è questo il nome del concerto in cui Carmen si esibirà in una veste intima ed essenziale.Con il solo ausilio della chitarra e della sua voce, ripercorrerà canzoni degli anni passati che l'hanno resa famosa fino ad alcuni brani del suo ultimo album "Eva contro Eva"!


Un concerto peculiare ed imperdibile per tutti i suoi fans!NON MANCATE!

Prossime date:

25 Aprile ROMA

28 Aprile Reggio Calabria
29 Aprile COSENZA
8 Maggio Bologna
9 Maggio MESTRE

Riporto a seguito la canzone da cui Carmen a tratto il titolo per questa nuova tournè: "Anello Mancante"!


mercoledì 16 aprile 2008

Il respiro del mio vivere


Non mi piace una vita banale, senza problemi, senza domande, senza brusche svolte e cadute impreviste. Non riesco a trovare una sintonia con le persone che vivono così.Mi piacciono le manie, le paure, le angosce; amo le persone che le hanno perchè sono sempre più sensibili delle altre, più attente.Le persone appassionate, quelle senza speranza, che se si prendono una sbandata per qualcosa non vivono finchè non l'hanno conosciuta fino in fondo.Soprattutto amo la scoperta, la novità, la fantasia e la follia sotto ogni sua forma.Mi piacciono le persone che leggono due-tre libri insieme, che ascoltano un disco per una settimana ininterrottamente finchè non lo conoscono a memoria, che scrivono di notte e mentre scrivono piangono e a volte ridono. Quelle che quando le incontri sai sempre di cosa parlare, senza tanti fronzoli per la testa perchè spensierate e solari.
Ecco, diciamo che alla semplicità delle cose mi piace talvolta il contrasto con l'esagerazione. Parlo di quella sentimentale ma anche espressiva. L'emotività esagerata, esprimermi senza paraventi.Non amo la mediocrità, la pochezza, l'aridità, la mancanza di curiosità....le trovo delle vere e proprie cadute di stile.E' bello coinvolgerci in quello che non conosciamo, anche con molti spaventi perchè questo ci aiuta a crescere e a confrontarci all'interno di una comunità.Troppo spesso ci accontentiamo di una misera esistenza, mentre invece basta guardarci attorno per accorgerci che la bellezza si può trovare ovunque!

martedì 15 aprile 2008

Uguale a ieri


Oggi stavo riflettendo alle numerose prove a cui ci sottopone giornalmente la vita e mi chiedevo se tutti i nostri sforzi un giorno verranno ripagati uno ad uno.Diciamo che il non sapere cosa sarà di me "un domani",sotto tutti i punti di vista, è una cosa che mi spaventa da sempre!
In questo periodo sto recuperando una sorta di equilibrio mentale con me stesso che avevo in parte dimenticato....diciamo che stò cercando di riordinare la mia esistenza!Ho voglia di tornare ad essere "uguale a ieri"!Ultimamente non ho nemmeno più una grande vita sociale e questo in parte per colpa mia, per colpa del mio carattere e per la mia diffidenza che ogni tanto tendono ad allontanarmi dagli altri facendomi chiudere in una sorta d'involucro di cartapesta ma talvolta non è solo per colpa mia ma anche per quelle persone che mi circondano mostrandosi ai miei occhi amici quando in realtà coprono il loro viso con una "maschera"!Ci sono dei momenti che sento la doverosa necessità di restare solo,altri in cui non potrei fare a meno delle poche persone di cui realmente mi fido (le conterò si e no sulla punta delle dita di una mano)!Stò cominciando a riapprezzare certe piccole cose che ormai da tempo avevo tralasciato,valori che un tempo per me erano i cardini per una civile e pacifica esistenza,cose anche banali e superflue di cui però adesso sento una doverosa necessità.Ho voglia di tornare alla semplicità delle cose,ho voglia di gustare una nuova esistenza fatta di oggetti del passato e colori sgargianti ,ho voglia di ragionare con nuove filosofie di pensiero,poter tornare a sorridere per il semplice gusto di farlo,ho voglia di rinascere lontano da quelle situazioni che hanno contaminato la mia serenità.

"Per quanto credo sia dura la vita,è giusto godersela fino all'ultimo.....sono infatti i dolori a mio avviso l'essenza in parte della felicità, sono loro che ci aiutano a vivere meglio, perchè senza dolore non potremmo conoscere la gioia!"


E voi ultimamente che rapporto avete con la vostra vita?

lunedì 14 aprile 2008

Elezioni Politiche




















A poche ore dalla chiusura dei seggi elettorali, a giro non si fa altro che parlare di chi vincerà queste elezioni politiche 2008, se le promesse fatte verranno mantenute,ecc....

Quest'anno da alcuni dati emersi, pare che alle urne ci sia stata una minore affluenza e questo credo derivi dalla mancata fiducia che molti cittadini hanno verso i politici (indistintamente da chi andrà al potere)! Io a differenza di anni passati in cui me ne lavavo letteralmente le mani, quest'anno ho voluto svolgere il compito di buon cittadino andando ad esprimere un voto.Sinceramente non sò se avrò fatto bene a votare ciò che ho votato (il voto è segreto e come non dirò chi ho votato io non pretendo nemmeno che voi lo facciate) ad ogni modo sicuramente il mio voto NON é ANDATO al SILVIO Nazionale.Con tutte le televisioni e i soldi che si tiene stretto nel portafoglio, credo non abbia bisogno di governare l'Italia facendo i conti nelle tasche della povera gente!Ricordo che due anni fa in un'intervista,ci chiamò COGLIONI!
Quest'anno a detta sua, chi non l'avrebbe votato sarebbe stato semplicemente un GRULLO!Morale della questione....se su certi parametri vocali devo darmi una valutazione, sono contento di essere sia un coglione che un grullo!

sabato 12 aprile 2008

Baustelle (II° parte)

Finalmente ieri sera dopo il tutto esaurito di Firenze sono riuscito a vedere il concerto dei Baustelle.
E' stato il più bel concerto che abbia visto in questo 2008.Musiche adrenaliniche,ballate romantiche,nostalgiche,concettualità politiche, di cronaca e retrò.
Un concerto che consiglio di vedere a tutti gli amanti della musica e a coloro che adorano scoprire artisti nuovi.
Fra le loro canzoni eseguite,una delle mie preferite è quella del corvo Joe.

"Racconta in chiave metaforica il dispiacere e talvolta la gioia nel sentirsi esclusi e diversi da un mondo che ai nostri occhi appare così vicino ma che in realtà non sente ragioni e rimane lontano, la presa di coscienza del faticoso agitarsi alla ricerca di briciole di felicita', mentre la vita ci trascina verso la destinazione finale, che e' sempre la stessa e odora di fiori appassiti e terra smossa.Ma piu' di tutto cita il perdono. Perdono per il nostro sangue e quello degli altri, quel sangue che continuiamo a fare scorrere, sapendo che presto o tardi e' destinato a seccare.Il corvo Joe,nel mio immaginario è come un gigante pollo nero che si comporta come un cagnolino fedele che dopo essersi rotto una zampa viene curato ed addomesticato da dei barboni, usandolo come il loro passatempo preferito....un po' quello che succede al giorno d'oggi fra molte persone che si fingono innamorate o amiche di un'altra persona ma in realtà te la vogliano tirare letteralmente nel culo!In qualche modo la canzone vuole essere un surrogato di Dio che osserva dall’alto il mondo di oggi con viso schifato ed occhi sgranati e che alla fine di tutto,non ce la fa a condannare nessuno perché vede che gli uomini stanno vivendo un morire”!

venerdì 11 aprile 2008

La banda


La banda è una brillante commedia dal retrogusto amaro che parla innanzitutto dell'essere umano. Le inamidate uniformi azzurre della banda celano i disagi esistenziali dei componenti. L'unica voce fuori dal coro è quella di Haled, dongiovanni nell'anima che seduce le fanciulle sussurrando i versi romantici di Chet Baker.
Al suo esordio in lungo l'israeliano Eran Kolirin realizza una piccola opera cinematografica, densa di valore, trovando il modo per fotografare e raccontare il suo paese con umorismo, sentimento e nostalgia.Il finale de La banda è preannunciato da una frase di Itzik. È "come un concerto che finisce di colpo, né triste, né allegro". VOTO: 7

Questa in breve la trama:
La banda musicale della polizia di Alessandria d'Egitto viene invitata a suonare all'inaugurazione del centro culturale arabo di una cittadina israeliana. All'aeroporto di Tel Aviv non c'è nessuno ad attendere il gruppo di musicisti, così il pragmatico direttore d'orchestra e colonnello Tewfiq decide di raggiungere il luogo con un autobus locale. Arrivato nella remota e desertica cittadina (una sorta di Las Vegas spoglia di luci scintillanti, giochi e schiamazzi) capisce che, per un difetto di pronuncia, ha sbagliato destinazione. Non si trova nella moderna Petah Tikva, bensì nell'arida Bet Hatikva. Poiché non c'è modo di andarsene da lì (c'è una sola corriera che passa una volta al giorno) gli otto egiziani sono costretti ad accettare l'ospitalità di Dina, la bella proprietaria dell'unico ristorante del posto.

giovedì 10 aprile 2008

Piccoli angeli volano via






























"In un pomeriggio afoso del lontano giugno 1981 il piccolo Alfredo Rampi di solo sei anni, venne inghiottito da un pozzo artesiano, a Vermicino. Ora dopo ora in quel "budello" ci finì tutta l´Italia. Per quell'occasione andò in onda una diretta non stop che ipnotizzò l'intera nazione per poi lasciarla inebetita e depressa quando il finale non fù quello atteso da tutti. La tragedia del piccolo Alfredino è una storia che ha segnato profondamente tutti quelli che l´hanno vissuta, anche solo come spettatori e che in questo periodo è riaffiorata alla mente a seguito dell'incidente accaduto ai due fratellini di Gravina per i quali si sono tenuti proprio ieri i funerali."


Riguardo la storia di Vermicino comunque,io ero nato da poco e proprio per questo non conoscevo le vicende che l'hanno caratterizzata!!E' triste pensare come le coscienze delle persone comuni spesso tendano a rimuovere fatti di cronaca come questi facendole riaffiorare alla mente solo quando altri fatti simili accadono.Da qui,mi nasce spontanea una lamentela su tutte quelle persone che rimuovono vicende simili ma non tanto perchè bisogna vivere una vita di continui pianti o lamenti per quello che accade agli altri o a noi stessi quanto sul mancato interrogarsi su quali siano le dinamiche e i mezzi di sicurezza studiati ad oggi nell'eventualità riaccadesse per disgrazia un fatto simile!Ecco,credo che vengano sottovalutate proprie queste cose qua.....la salvaguardia per ogni cittadino dopo fatti di cronaca agghiaccianti come questi,la mancata serietà di prendere atto che una disgrazia simile non debba ripetersi in futuro e spesso si sa come vanno i fatti...... dopo tanto mormorio che va a morire nel tempo arriva un nuovo fatto simile a ricoprire le prime pagine di cronaca nera!

La cosa "buffa" sulla notizia del piccolo Alfredo è il modo di come abbia scoperto l'esistenza di questa storia .....ovvero, ascoltando una canzone!E' proprio vero quando si dice che una canzone a volte può avere un potere maggiore a paragone di mille parole accozzate per farti riflettere o peggio ancora renderti cosciente di fatti realmente accaduti dei quali per ignoranza personale ma anche per i silenzi collettivi non sono mai affiorati alla mente!Riporto a seguito questa canzone!



martedì 8 aprile 2008

Teatro di Rifredi: Dalida

























Nel bagno dell'aeroporto di Orly, Bruno fratello di Dalida e suo manager, cerca di convincerla a cambiarsi rapidamente d'abito e salire su un aereo.

È lo stesso giorno in cui è stato sepolto Lucien Morisse, ex marito di Dalida, morto suicida.Una tragedia, un'altra, l'ennesima.Ed è anche la tragedia di Orlando (alias Bruno), il fratello "custode" della sorella, il "geloso" custode della sua immagine; ma Dalì è morta ormai da vent'anni, e il tempo si è fermato nel cuore di Orlando che sta cercando di riaccendere una stella, di farla rivivere, nei suoi fan, forse in una attrice capace di interpretarla, forse in lui stesso o magari in uno spettacolo che deve essere la sua apoteosi, il suo trionfo.Ma Dalida non è solo una sorella, non è solo una Donna, non è solo una Voce, ma un'ossessione che invade l'anima e la vita e che impedisce di accettarne la morte.Se Jolanda in carne ed ossa non è più fra noi, almeno l'Artista, Dalida, la sua Creatura, deve vivere ancora, per sempre.Nelle maglie di questa rete si svela una Dalida divisa fra la sua sfolgorante vita sul palcoscenico, in cui dà tutta se stessa e una vita "reale" in cui non riesce mai a soddisfare il suo eterno desiderio di amore e nella quale non riesce a sfuggire alla sua solitudine.La meravigliosa Voce di Dalida sarà talmente potente da coprire per sempre la voce di Jolanda.



Da Venerdì 11 a Domenica 13 Aprile 2008
sul palco del Teatro di Rifredi di Firenze va in scena un omaggio a Yolanda Cristina Gigliotti, in arte Dalida.Un'incantevole donna, una bellissima voce,un cuore sognatore.

Regia:Samuel Osman
Testo scenico:
Manuela Bernardi
Coreografie: Valerio Bellini, Genni Cortigiani
con: Corinne Aron, Mauro Barbiero , Valerio Bellini, Camilla Ciolli Mattioli, Elisa Corneli, Genni Cortigiani, Viviana Ferruzzi, Francesca Mazzoni, Alberto Orlandi, Samuel Osman, Lorenzo Ricci

Per informazioni e prevendite:
TEATRO DI RIFREDI
Tel 055.4220361 - staff@toscanateatro.it




lunedì 7 aprile 2008

LOST (4° stagione)


Inizierà domani sera alle 21 su SKY la 4° stagione di uno dei miei telefilm preferiti ....LOST!

Grande l'attesa da parte di tutti i sostenitori di questo telefilm ma da parte mia c'è grande scetticismo.Sarà la serie più corta.Solo 8 episodi (oserei dire una sorta di seconda parte della terza serie)!Alcune anticipazioni hanno detto che sarà la stagione più sanguinosa e violenta e in più solo alla fine verrà svelata la morte di uno dei tre protagonisti tra Jack,Kate e Sayer.

Sono senza parole! :( :( :( :( :( :( :( :(

Il prezzo della vita



Ci sono degli uomini che hanno sacrificato la propria vita per lottare verso la giustizia.

Peppino Impastato,Falcone,Borsellino,Libero Grassi sono alcuni dei più grandi sostenitori siciliani contro la mafia che hanno pagato caro il prezzo della loro vita pur di battersi per quei diritti contro il crimine.
Fra questi grandi uomini ad oggi ricordo di una lettera scritta da Giovanni Falcone ed indirizzata alla sua famiglia nella quale in parte si scusava per l'affetto sottratto ai suoi cari e in parte giustificava l'urgenza di questa missione affinchè la lotta di certe persone non sia una lotta inutile ma possa lasciare un segno indelebile.
E' triste pensare come a distanza di anni dalla loro morte, le loro figure vengano insabbiate,dimenticate..... quasi come se il loro operato fosse stato superfluo,insignificante!Spesso si tende a dare peso a cose inutili e il mezzo televisivo oggigiorno ne è la "chiave" più eloquente.Credo sarebbe molto più costruttivo guardare programmi in cui si parla del nostro Paese,della crisi del governo,programmi in cui si possa avere un confronto tra il nostro pensiero e quello proposto dal mezzo televisivo talvolta ricordando il lavoro svolto di grandi personaggi come quelli citati perché certe rivolte,certi cambiamenti sociali,certi pensieri politici....non possono rimanere indifferenti e sconosciuti alle menti di queste nuove generazioni.

Io trovo che non esistano medaglie al valore di questi loro grandi gesti nonché al coraggio dimostrato e messo in atto dalla ricchezza del loro operato.A voi va tutta la mia ammirazione!

sabato 5 aprile 2008

Che fine ha fatto Baby Jane?


Jane Hudson (B. Davis), ex bambina prodigio frustrata dagli insuccessi, vive da trent'anni in una vecchia casa con la sorella Blanche (J. Crawford), già diva di Hollywood degli anni '30, paralitica dopo un incidente d'auto. Tra le due sorelle c'è un perverso rapporto sadomasochistico che sfocia nella follia e nella morte violenta.Sarà così che tra le due inizierà un gioco al massacro tra una vittima che diviene carnefice e un carnefice che si trasforma in vittima.

Una pellicola a mio avviso geniale, in bilico tra il melodramma e l'horror.Oserei dire un capolavoro cinematografico degl'anni '60 (nonostante alcuni lo detestino in quanto lo considerano una vetta del kitsch violento).Io non conoscevo l'esistenza di questa pellicola perchè mi sono accostato negli ultimi anni al cinema in bianco e nero e nella mia ignoranza,non ne avevo mai sentito parlare prima d'ora... ad ogni modo, devo questa scoperta ad un amico ....senza le sue parole e certe curiosità sul film,non mi sarei mai accostato a certi generi di pellicole che invece,ultimamente, stò adorando!!
Adoro inoltre Bett Davis ...trovo che sia stata una grande attrice, un grande personaggio,una gran donna....e per questa pellicola una grande bambina prodigio difficile da dimenticare! VOTO: 10

venerdì 4 aprile 2008

Giuliano Palma & The Bluebeaters


Giuliano Palma & The Bluebeaters dopo i ripetuti sould out nei migliori club d'Italia,proseguono la loro toourne."Boogaloo" il nome della loro ultima fatica.Canzoni poetiche, piene di sentimento e passione che donano il respiro refrein e ci riportano indietro nel tempo.Un concerto imperdibile per tutti gli amanti del blues che sabato 5 Aprile andrà in scena all'Auditorium Flog di Firenze al costo di 12 euro.
Non mancate!!!!!!

Prossime date:
10 apr 2008 21.00
Mojotic @ MEP Sestri Levante (Ge)
11 apr 2008 21.00
Fuori Orario Taneto di Gattatico (Re)
12 apr 2008
21.00
Kojak Porto Fuori (Ra)
18 apr 2008
21.00
Thunder Road Codevilla (Pv)
19 apr 2008 21.00
Tavagnasco Rock Tavagnasco (To)
25 apr 2008 17.30



"Tutta mia la città" una delle canzoni di Maurizio Vandelli riproposta in chiave moderna da questo mitico gruppo.

giovedì 3 aprile 2008

Il '68
















Il 1968 è stato per molti versi un anno particolare, nel quale grandi movimenti di massa socialmente disomogenei (operai, studenti e gruppi etnici minoritari) e formati per aggregazione spesso spontanea, attraversarono quasi tutti i paesi del mondo con la loro carica contestativa e sembrarono far vacillare governi e sistemi politici in nome di una trasformazione radicale della società.Si può definire inoltre che sia stato un movimento sociale e politico controverso sotto molti aspetti: molti sostengono che sia stato il movimento che ci ha portato ad un mondo "utopicamente migliore" mentre molti altri sostengono invece il contrario ovvero che sia stato un movimento che ha spaccato e distrutto la moralità e la stabilità politica mondiale.Nonostante fosse diffusa in tutto il mondo, la protesta giovanile si spense, all'inizio degli anni '70, senza aver riportato risultati significativi. La principale ragione di questo fallimento va ricercata nella sua incapacità di tradurre le aspirazioni in programmi concreti e in strutture organizzative in grado di realizzarli.Merito del movimento giovanile di quegli anni fu, soprattutto in Occidente, quello di mettere al centro dell'attenzione valori che fino a poco tempo prima erano stati interesse di pochi. Temi come il pacifismo, l'antirazzismo, il rifiuto del potere come forma di dominio di pochi privilegiati sulla popolazione, i diritti delle donne e l'interesse per l'ambiente.

Credo che il '68 abbia aperto una possibilità nella gestione dell'individuo verso se stesso, e quindi abbia facilitato il sospetto contro il ruolo pervasivo dei partiti nell'Italia degli anni Ottanta. Questo non significa (politicamente parlando) che il '68 abbia favorito "Mani pulite", quanto di aver favorito una presa di coscienza collettiva.Inoltre credo che sia stata una tappa fondamentale che abbia contribuito nei cambiamenti del mondo in cui viviamo oggi (e come in tutte le cose in parte portando benefici ma talvolta aimè note dissonanti)!

mercoledì 2 aprile 2008

Primavera

E' la stagione dell'anno che preferisco in assoluto insieme all'autunno.Adoro i profumi che si respirano,adoro osservare i suoi colori,adoro il sole e la positività delle giornate che mi rendono meno inquieto.Proprio oggi ricordavo a quando ero alle elementari dove puntualmente ci facevano studiare una qualche poesia di un grande letterato italiano o straniero che evocasse a questa stagione.Ad oggi, essendo passati ormai molti anni,non mi è facile ricordare una poesia in particolare ma credo di non errare dicendo che ci fecero studiare una poesia intitolata "PRIMAVERA" di Cesare Pavese perché ricordo che mi faceva sorridere il verso riferito ai fiore che dice " ocheggieranno come donne divertite"....non so perché,ma trovavo buffa questa frase...comunque ricordo anche le miriadi di parolacce che tiravo verso le maestre che ci davano da studiare queste robe qua!Trovavo inutile dover imparare una poesia a memoria quando poi dopo qualche giorno sarebbe andata dimenticata visto il vasto programma sulle materie presenti.Vabbé,ricordi ed allergie a parte,auguro un buon proseguimento di primavera a tutti e riporto a seguito l'unica poesia che ricordo di aver studiato in 3° o 4° elementare! ;)

PRIMAVERA

Sarà un volto chiaro.
S'apriranno le strade
sui colli di pini
e di pietra....
I fiori spruzzati
di colore alle fontane
occhieggeranno come
donne divertite:Le scale
le terrazze le rondini
canteranno nel sole.