giovedì 3 luglio 2008

A cosa serve vivere?

















Io credo che ognuno di noi in questo mondo abbia un ruolo specifico da assolvere per il quale è stato mandato sulla terra.Credo che viviamo in una società apocalittica che ha organizzato un modello economico che era opposto fino a poco tempo fà ad un altro.Un modello che ha vinto sull'altro e che abbiamo adottato.Un sistema che ci aiuta a guadagnare più soldi ma che non sò se è capace di renderci più felici.Io vedo una popolazione sempre più disperata che con occhi impotenti osserva attonita quello che la circonda o meglio ancora quello che con le sue stesse mani si è costruita.
A tal proposito,spesso, si paragona il male del nostro vivere al creatore.Talvolta si sente parlare di un Dio buono che comprende il male altrui e che aiuta l'indifeso altre volte di un Dio cattivo che sacrifica gli agnelli per sfamare la popolazione e che non sente ragione davanti alla sofferenza.Io credo che esista anche un Dio come simbolo,come retaggio di una società diffamatoria ma nonostante queste sue connotazioni non sò quanto la fede possa realmente avere a che fare con il male del nostro vivere.Indipendentemente se si è o no dei credenti,io credo che il male che ci avvolge sia dettato dalla stupidità della mente umana la quale nelle sue nuove scoperte ha tralasciato valori e bellezze inestimabili che hanno intorpidito le coscienze popolari.Una mente che spesso sovrastata anche da pregiudizi e maldicenze non lascia spazio alla vitalità dei veri sentimenti e forse è proprio in questo che alcuni comandamenti portano a vedere di malomodo la chiesa.
Alla domanda "A COSA SERVE VIVERE"non sò trovare una risposta corretta e specifica e anche se Shakespeare affermò in un suo trattato che senza Dio il mondo è una storia raccontata da un idiota, piena di suoni e di furia, ma senza alcun significato, e che nell’universo secolare l’uomo era stato condannato a vivere senza alcun significato" io credo solo in parte a queste parole.Un sistema di pensiero simile secondo me non può durare a lungo per la mente umana.L’uomo ha un disperato bisogno di sentire che la sua vita ha un significato più alto di quello che proviene dall’essere una ruota in un meccanismo impersonale e l'affermarsi e renderlo invincibile talvolta sono le basi per una sua pacifica esistenza.Io credo che viviamo per assolvere un compito nella vita.Un compito del quale adesso siamo ignari ma che vivendo giorno dopo giorno nel nostro inconscio si realizza facendo di noi delle persone complete,degne di grande stima e valore con tutti i nostri pregi contornati anche da mille difetti.

Secondo voi a cosa serve vivere?????
E soprattutto a cosa serve vivere quando spesso si deve lottare col dolore?

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Sicuramente hai sollevato un argomento interessante...Innanzi tutto credo che la Fede in qualcosa o qualcuno serva e sia indispensabile per gli esseri umani, per poter dare la colpa ad un qualcosa o ad un qualcuno quando le cose vanno male o per ringraziare un qualcosa o un qualcuno quando vanno bene. Certo è vero che ogni uomo vorrebbe di più, non vorrebbe essere solo un ingranaggio in un meccanismo molto più grande ed è quì che subentra la parte cattiva di noi stessi...quella egoista, avida etc. C'è chi la usa e chi riesce ad andare avanti onestamente, lottando giorno dopo giorno, aspettando che la ruota giri un po' a suo favore. Vivere serve a realizzare noi stessi anche nelle più piccole cose, mattoncino dopo mattoncino...il dolore fa parte del gioco e più che lottare contro di esso bisogna dargli il tempo di passare per poi ricominciare a costruire qualcosa nelle migliori delle nostre possibilità...

Anonimo ha detto...

Quello che hai affrontato in questo post è un argomento molto bello e delicato...vivere è un viaggio meraviglioso che ci porta alla scoperta di noi stessi...ma come ogni viaggio, ha le sue difficoltà e il percorso non è sempre indolore!!!anzi talvolta lungo il cammino si trovano degli ostacoli insormontabili, che ci abbattono e ci fanno disprezzare questa vita...altre volte è proprio il dolore che ci annienta nella sua crudeltà, un dolore lancinante che sembra togliere il respiro e che sembra così ingiusto, ma alla fine è proprio quel dolore passeggero che fa apprezzare di più la vita e quei momenti di breve felicità che intercorrono fra momenti di normale disperazione!E' la vita...come una giostra, a volte ci porta in alto, altre ci porta così in basso che sarebbe meglio la morte...ma poi basta pensare che non esistiamo solo noi, ma che siamo solo un piccolo punto invisibile in un universo infinito, governato forse da un Dio, che spesso ci appare ingiusto, e che per uscire dal dolore, dalla sofferenza o semplicemente dalla tristezza basta distogliere lo sguardo al di fuori di noi e ammirare quello che di più bello ci circonda, quello che ancora non è stato contaminato dall'uomo e dal male che ha dentro...e allora anche il più piccolo gesto, il più piccolo respiro ti ripaga del dolore provato e ti fa sentire vivo e felice di esserlo...un bacio grandissimo