mercoledì 30 luglio 2008

Il divo


Un film crudele e potente in cui un Andreotti surreale si confessa all´obbiettivo che corre incontro al suo viso immobile, mentre la sua voce si fa più affannata e stridula.Una specie di manifesto politico sulle malefatte del potere necessarie al bene del paese, un elenco delle vittime eccellenti da lui conosciute che chiama per nome, una confessione religiosa a quel Dio di cui è certo di seguire le volontà. Il pubblico durante la proiezione era ipnotizzato da quel viso che Toni Servillo rende luciferino e nello stesso tempo angosciato, da quelle parole che nell´invenzione contengono i misteri di quegli anni drammatici, gli anni dell´invincibilità della Democrazia Cristiana, delle recrudescenze mafiose, di Tangentopoli e dei sette governi Andreotti. Il film è cominciato come un pugno in faccia, col ritmo scatenato di un gangster movie, col veloce affastellarsi degli ammazzamenti di mafia, brigate rosse o di chissà chi, Pecorelli e Falcone, Dalla Chiesa e Aldo Moro, Ambrosoli e Calvi, Lima e Sindona, alternati a un Andreotti in preda alle sue emicranie in un crescendo di situazioni socio-politiche e private molto fedeli alla realtà.

"Il divo", racconta di un modo di fare politica che sembra non più attuale, finito. Oggi non c´è bisogno della somma cultura, della furbizia, dell´abilità, dell´intelligenza e neanche delle ombre andreottiane per avere in mano il paese. Le ombre sono altre, più contemporanee.Il potere non ce lo dà più la politica ma il controllo di ogni forma di comunicazione.Lo consiglio a tutti veramente.Ottima l'interpretazione su Giulio Andreotti VOTO: 8+

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Ho avuto modo anch'io di vedere questo film e concordo sul fatto che sia molto bello. ciao e complimenti per il blog colorato e simpatico.

Anonimo ha detto...

che altro aggiungere??? che purtroppo a volte mi ritrovo a rimpiangere quei tempi....con i brutti musi che ci sono ora!!!

Anonimo ha detto...

Marmotta.... be che brutti musi erano quanche quelli!
Andreotti era più fine di un berlusconi... ma sempre feccia era.....
E' un film bellissimooooooooooooooooooooo, recitato molto bene, finalmente un film italiano che non fa cacare!
E comunque io ci tengo a ribadire una cosa, visto che il sistema di informazione italiano è un sistema da regime.
ANDREOTTI NON E' STATO ASSOLTO PERCHE' NON ERA UN MAFIOSO, ANDREOTTI E' STATO ASSOLTO PERCHE' IL REATO E' CADUTO IN PRESCRIZIONE!
CASO VUOL DIRE?
CHE ANDREOTTI E' STATO RICONOSCIUTO MAFIOSO FINO AGLI ANNI 80 MA NON PUò ESSERE PROCESSATO PER DECORRENZA DEI TERMINI....