sabato 3 novembre 2007

Giorni e nuvole


Con Giorni e nuvole, Silvio Soldini dimostra ancora una volta l'originalità dello sguardo e una straordinaria capacità di sapere tradurre questioni esistenziali in metafore estetiche. Dopo la leggerezza di Agata e la tempesta e Pane e tulipani, Soldini questa volta sceglie di raccontare una storia dolorosa dentro un paesaggio sociale popolato dal disagio e dall'insicurezza.Il film,vuol essere una riflessione sull'equazione tra lavoro e tempo mettendo in risalto i problemi di povertà di cui una famiglia potrebbe essere vittima nel momento di un licenziamento da un posto di lavoro sicuro e ben pagato.

Un film molto lento a mio avviso ma non noioso per questo con grandi cariche d'angoscia e due bravissimi attori.In questa pellicola,viene raccontata in qualche modo una parte della società italiana che non funziona,mettendo in risalto la povertà, il sapersi adattare a condizioni inaspettate di precariato dopo una vita di lusso e sfarzo,di quei disagi che giornalmente milioni di persone subiscono alle spalle di chi detiene una sorta di potere.
Continuamente sui giornali leggiamo fatti di cronaca che riguardano la povertà del nostro paese che purtroppo pare essere un fenomeno sempre più incalzante ed è vergognoso a mio modo di vedere le cose una situazione come questa nella nostra Italia.
Anche se non sarà la pellicola migliore che ho visto in quest'ultimi tempi,a me è piaciuta e in alcune scene addirittura mi ha commosso. Se non avete alcune preferenze di film,andatelo a vedere, non è poi così male!VOTO: 6



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