martedì 27 maggio 2008

Il dialetto


Fra le tante modernizzazioni del nostro presente c'è quello della perdita del dialetto.

Il dialetto è ancora pieno di denari che non si possono più spendere,di gioielli che non si riescono più a regalare.
Chi lo parla,è come un uccello che canta chiuso in gabbia.
Il dialetto è come la mammella di una madre a cui tutti hanno succhiato ed ora ci sputano sopra.
Non lasciamolo morire col tempo, ma coltiviamolo,nutriamolo come se fosse il primo di tanti figli.E' un peccato abbandonare certe tradizioni e certe radici legate al "lessico volgare" della nostra antica provenienza.

Personalmente adoro i dialetti!

4 commenti:

Tito ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Anonimo ha detto...

"Morendo una lingua non muoiono soltanto certi modi per indicare le cose,ma muoiono le cose" Luigi Meneghello.

ecco..credo sia un po' questo..ci sono termini dialettali che hanno dentro storie e respiri..e ci senti la terra, il sudore, i volti..è bellissimo questo tuo post.lo sento un po' mio..grazie!

p.s io non sono lunatica, però sono un po' autistica..a volte la mia percezione delle cose e dei sentimenti trova muri invalicabili o alieni..e mi sento estranea e inopportuna.e mi indigna la superficialità esibita come trofeo..
bacio,
Skedra

Anonimo ha detto...

Un nuovo post impeccabile.
Una nuova perla di saggezza firmata gabriele! MITIKO!

Anonimo ha detto...

Parole verissime...purtroppo il dialetto è una ricchezza che sta sempre più scomparendo in Italia, soprattutto al nord e al centro!cmq con le nuove generazioni e con la "morte"dei nonni andrà lentamente a scomparire un pò ovunque e questo è davvero una grande perdita...un impoverimento per la lingua italiana!bacione