martedì 11 dicembre 2007

Anello mancante



Giocare con la fantasia è un qualcosa che non ha età e credo che spesso sia anche un modo per non invecchiare mai,per non perdere quello spirito "fanciullino" che spesso ci fa stare bene anche nei momenti più ostili.


Nell'arco di una giornata mi soffermo mille volte nel frastuono degli studi, guardo fuori dalla finestra e penso a dove avrei potuto essere o a cosa avrei potuto fare in quell'esatto istante.
Penso a situazioni per lo più "idilliache", a quegli istanti vissuti intensamente con le persone a me più care...... un momento che dura sempre pochi istanti ma che è capace di farmi ritrovare il sorriso anche quando non ne va una dritta!
A volte ho l'impressione che per essere completamente in armonia con me stesso, manchi un tassello e che questo ipotetico "buco" sia la causa primaria delle mie incertezze.Anche se con il passare del tempo accumulo continuamente conoscienze ed esperienze di vita,sento che nella mia ideale collana c'è sempre un anello mancante .....una voragine che divora e non restituisce.

Non sò se a voi sia mai capitato di percepire una sensazione simile ma mi piacerebbe molto conoscere come affrontate situazioni in cui qualcosa vi sfugge di mano e vi sentite in balia di innumerevoli perplessità.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

L'unica cosa che faccio quando mi sento perplesso è quella di non dimenticare di sorriso.
Molto spesso anche io ho l'impressione di non essere in perfetto equilibrio con chi mi circonda ma mi piace molto confrontarmi con la gente.Al contrario odio chi ha un problema e non lo ammette fingendo che tutto vada bene quando in realtà è l'esatto contrario!Ti consiglio di sorridere indipendentemente da tutto....non ti fasciare troppo il capo per situazioni o questioni che ti gravano e ti fanno sentire in una sorta di voragine....il tempo restituisce sempre il vero delle cose,ricordatelo!

Unknown ha detto...

ciao Gabriiiiii!!!! come stai? sono Ele (la ravennate). scusa se ti ho scritto solo ora, ma sono impegnata con gli studi... com'è andato l'esame? verrai al motorshow? io purtroppo alla fine non ci andrò. non ho trovato nè una riduzione, nè tantomeno un omaggio.. asto punto mi sa che aspetto il tour. che mi racconti? baci baci!
Ele

Anonimo ha detto...

Credo sia nella natura umana sentirsi sempre incompleti, come se mancasse sempre qualcosa a renderci felici e sicuri!E' la ricerca continua di qualcosa o qualcuno che ci appaghi, che ci faccIA SENTIRE SPECIALI O SEMPLICEMENTE FELICI...è un proiettare le proprie emozioni sugli altri e sperare di vederci riflessa un pò di felicità!!!almeno questo è il modo in cui la vivo io!l'unico inconveniente è che così facendo si perde di vista l'aspetto più importante e cioè che la vera felicità, quella felicità che ci permette di sentirsi completi e non più in balia di un anello mancante che ci risucchia in un vortice senza fine, non la si può trovare negli altri se prima non si acquisisce dentro di noi!!!questo purtroppo l'ho imparato a mie spese, e ancora non l'ho del tutto compreso, ma spesso, forse troppo, per essere felice ho bisogno di specchiarmi negli altri, ho bisogno di conferme esterne!!!sintomo di insicurezza?!?!?forse sì...ma nonostante tutto quei momenti di idilliaca fantasia, come dici te, si possono afferrare solo quando ci si lascia completamente risucchiare da quel vortice, che non sempre è poi così spiacevole!!!bacione

Anonimo ha detto...

Credo che sentirmi incompleta ormai faccia parte di me...ho tentato in passato di cercare di modificare certi miei atteggiamenti per vedere se questo sentirmi così dipendeva da un mio "essere sbagliata" in qualche modo...oggi, sempre più spesso, penso di me che se sono così devo accettarmi con pregi difetti e anche con questa incompletezza ke sento. Sempre più spesso penso di me che se le persone mi vogliono veramente bene devono accettarmi così. Lo penso sempre più spesso, ma metterlo in pratica è tutta un'altra cosa! ;)